
Dopo 7 anni Google Plus chiude i battenti
RIP Google Plus.
Certo non è una notizia inaspettata, anzi forse sapevamo tutti che era solo una questione di tempo: Google ha annunciato sta per chiudere Google+, a causa di una mancanza di utenti attivi e problemi di sicurezza.
Solo sette anni fa Google ha lanciato il suo social network chiamato, appunto Google+.
Lunedì scorso, Google ha annunciato che nei prossimi mesi chiuderà la versione consumer di Google+ in quanto hanno rilevato un bug sulla privacy.
Google afferma inoltre che “la versione consumer di Google+ ha attualmente un basso utilizzo e un basso engagement”, aggiungendo che “il 90% delle sessioni di un utente di Google+ durano meno di cinque secondi“.
Google+, il bottone +1 e la questione del ranking. Prima dell’introduzione di Google+, nel 2011 Google ha lanciato il pulsante 1+ per i siti web, accennando che questi pulsanti erano uno dei tanti segnali di ranking utilizzati per indicare la qualità di ricerca e ranking. Nel corso degli anni, Google ha fatto marcia indietro sul tema e, man mano che Google+ cresceva (o affondava), Google ha affermato di non utilizzare Google+ o il bottone 1+ come indicatore di ranking. Si trattava in effetti di un argomento scottante, su cui studi e test avevano dimostrato prove della veridicità in entrambi i casi.
Google+ ha influenzato alcuni risultati di ricerca. I pulsanti Google+ e +1 sono apparsi nel corso degli anni nella ricerca di Google. E con il Google Search Plus Your World, il motore di ricerca ha iniziato a personalizzare i risultati di ricerca in base a ciò che gli amici di Google Plus avevano cercato e cliccato. Ma non solo, influenzava anche i risultati di ricerca di elementi più personali come foto, e-mail, voli, ecc. sulla base sempre del proprio account Google Plus.
In questi giorni, Google ha ammesso di utilizzare sempre meno la personalizzazione nei risultati di ricerca.
Google per un periodo ha anche mostrato i post di Google Plus nei risultati di ricerca, quando ancora il Google Real Time Search faceva parte delle sue funzionalità.
Nel corso degli anni, Google ha anche cercato di convincere gli utenti a prendere parte alle conversazioni su Google +. Questo era il modo con cui Google cercava di spingere e attivare le conversazioni sul suo social network. Google infatti evidenziava i contenuti di Google Plus nei risultati di ricerca e in Google News, mostrando anche le discussioni che si generavano sempre su Google Plus.
Non possiamo certo dimenticarci della profonda integrazione nei risultati con la local search tra Google+ e Google Local. Infatti per un certo periodo di tempo Google Plus ha rimpiazzato Google Places, il vecchio Google My Business.
Google+ ha avuto una lunga e lenta morte. Lo stesso Google nel tempo ha piano piano smesso di spingere il suo social. Negli anni abbiamo visto nascere una serie di funzionalità più o meno di successo come le “integrazioni pubblicitarie”, le “ricerche salvate”, Google Plus in knowledge panel, il “Google local edit” e il vecchio “Google Plus pages”.
Infatti, anche i media raramente hanno coperto gli annunci o i cambiamenti di Google Plus negli ultimi anni perché spesso si trattavano di prodotti e servizi fuori dall’uso e interesse comune.
Google ha quindi deciso che chiuderà Google Plus “nell’arco dei prossimi 10 mesi, il completamento è previsto per la fine di agosto 2019“, e ha comunicato che “nei prossimi mesi, forniranno ai vecchi utenti informazioni aggiuntive sulla chiusura, e sulle modalità in cui si possono scaricare e migrare i propri dati“.
Additional Info
- Autore: Sonia Santoro
- Pubblicato su: Studio Samo
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- Pubblicato in data: 09 Ottobre 2018